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Firenze: capitale della cultura

La bellissima FirenzeNel cuore della Toscana, Firenze è una delle città italiane più famose, grazie al suo patrimonio artistico e culturale. Soprannominata la città dell’Arte, Firenze è un vero e proprio museo a cielo aperto.

Dal centro storico, si diramano tante stradine ricche di palazzi d’epoca, musei e monumenti. Tra le tantissime cose da vedere a Firenze, suggeriamo di cominciare visitando la centralissima Piazza della Signoria, nobilitata dalle esposizioni dello stupendo Palazzo Vecchio e dalla famosissima Galleria degli Uffizi.

Da qui,  basta alzare gli occhi e fare un lento, lentissimo giro di 360 gradi per rendersi conto che, tutt’intorno, si ergono, orgogliosi, affascinanti campanili e cupole suggestive. La cattedrale di Santa Maria dei Fiori, il Campanile di Giotto, Palazzo Pitti, il Ponte Vecchio sul fiume Arno sono tutte attrazioni turistiche che hanno reso Firenze una delle città culturali più visitate al mondo. Innumerevoli sono i grandi dipinti che potrete ammirare dal vivo nelle tante gallerie del capoluogo toscano. Straordinarie sono anche le atmosfere che si respirano percorrendo le rive dell’Arno e lasciandosi incantare dalle rarità proposte sulle bancarelle degli antiquari.

Sono molte le cose da fare in questa splendida cittadina, dalle passeggiate ai copiosi pasti che si possono gustare nelle trattorie e nei ristoranti fiorentini.

Non lontano da Firenze, vi consigliamo di dedicare almeno un pomeriggio anche  alla scoperta di città incantevoli come Pisa e Arezzo.

Le vostre vacanze a Firenze si imprimeranno indelebilmente nei cassetti più dolci dei vostri ricordi.

Ustica: dopo 33 anni, la condanna per lo Stato italiano

Caso Ustica in CassazioneLa Corte di Cassazione ha pronunciato la prima sentenza definitiva di condanna sulla strage di Ustica.
Lo Stato italiano dovrà risarcire le vittime della tragedia, perché ritenuto colpevole di non aver saputo controllare adeguatamente cosa accadeva sui nostri cieli.

Si tratta di una sentenza storica, che conferma le conclusioni cui era giunta la Corte d’Appello di Palermo nel 2010.

A colpire il DC-9 Itavia, fu un missile, non una bomba a bordo come sostenuto a lungo da molti politici, dirigenti e militari.

Probabilmente, non si arriverà invece mai all’individuazione e alla punizione di chi, in questi anni, col proprio comportamento attivo e omissivo, ha reso tanto difficile l’accertamento della verità sulla strage di Ustica.

Quel 27 giugno 1980, ci fu dunque una battaglia sui cieli italiani. Uno o più caccia lanciarono almeno un missile e colpirono un aereo civile con a bordo 81 persone. Secondo le tesi più ricorrenti, l’obiettivo del missile sarebbe stato un aereo sul quale si trovava l’ex dittatore libico Gheddafi. Alcune ricostruzioni indicano che l’ex rais sarebbe stato avvertito dell’attacco dai servizi segreti italiani. Un’ipotesi, questa, che sembra destinata con tutta probabilità a non essere mai né confermata, né pienamente smentita.

Resta un’altra domanda, che raramente ci si pone. Cosa sarebbe successo se quel missile avesse centrato il suo obiettivo originario?
Esistevano dei piani per giustificare davanti all’opinione pubblica un simile atto di guerra sui cieli italiani?